Gesù, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». (Giovanni 4, 6-7)
Qui una breve riflessione proposta dal gruppo "Llama viva", "Adoradores del Santuario" nazionale della grande promessa di Valladolid (Spagna) e pubblicata sulla rivista "Iglesia en Valladolid" (Chiesa a Valladolid) n° 268, del 6-31 marzo 2017.
Ecco la mia traduzione in italiano, seguita dal testo originale.
19 marzo 2017, III Domenica di Quaresima
"Dammi da bere" (Gv 4, 5-42)
Gesù avrebbe potuto conquistare la samaritana in cinque minuti; se soltanto avesse fatto sgorgare da una roccia dell'acqua e gliel'avesse offerta, lei sarebbe caduta ai suoi piedi, impressionata davanti a tale prodigio; ciononostante, Gesù sceglie un altro cammino, meno elevato, decide di non guardarla dall'alto, scrutandola, ma dal basso; questa attitudine, purtroppo, non è quella che sempre si mantiene nell'apostolato.
Gesù preferisce mendicare, mettersi ai suoi piedi e chiederle che gli dia da bere; la donna è conquistata, più che dal potere di Dio, dalla sua debolezza. Questa è l'attitudine di Gesù sulla croce, umiliandosi ci dice mendicante: "Ho sete". Le sue conquiste sono per Amore.
Mi chiedo davanti a Gesù esposto nell'Eucaristia chi sia in ginocchio davanti a chi... se sono io che mendico alcune bricioline o se è lui che mi chiede: "Dammi da bere".
Da: Iglesia en Valladolid, n° 268. Sito ufficiale: http://www.archivalladolid.org/comunicacion/iglesia-en-valladolid.
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